È di recente approvazione una nuova direttiva dell’Unione europea che mette sullo stesso piano le dichiarazioni sulla sostenibilità e le informazioni finanziarie. La Corporate Sustainability Reporting Directive, approvata dal Consiglio europeo il 28 novembre 2022, obbliga le grandi imprese europee a rendere pubblici i dati su come il loro modello di business impatta l’ambiente e le persone. In particolare, la nuova direttiva europea introduce l’obbligo alla rendicontazione della sostenibilità dal 2024 per le aziende multinazionali con più di 500 dipendenti e dal 2025 per le imprese con oltre 250 dipendenti e/o un fatturato di 40 milioni di euro, ampliando così la platea di aziende inizialmente individuate dal d.lgs. n. 254/2016 che recepiva la Non-Financial Reporting Directive (NFRD) del 2014 ed interessava le aziende quotate e del settore bancario-assicurativo con numero di dipendenti superiore a 500 e un fatturato annuo superiore a 40 milioni di euro o stato patrimoniale totale superiore a 20 milioni di euro. Tuttavia, si trattava di una direttiva a cui mancava un quadro di rendicontazione obbligatorio, il che rendeva difficile per gli investitori e il pubblico confrontare le diverse aziende.
Il report di sostenibilità entra a pieno titolo tra le strategie aziendali per la sostenibilità e la comunicazione affidabile ed autentica dei claim ambientali e sociali. Essere corretti o ambiziosi in tema di sostenibilità e di obiettivi ESG (Environmental-Social-Governance) significa infatti innanzitutto trasparenza nei dati che vengono analizzati e riportati. Per questo le imprese saranno soggette a controlli e certificazioni indipendenti per assicurare che i dati forniti e le dichiarazioni siano affidabili e non imputabili di social o greenwashing, ed agli investitori dovrà essere garantito l’accesso digitale alle informazioni sulla sostenibilità aziendale.
Oltre alle citate novità, la nuova Direttiva europea contiene tre punti essenziali che segnano l’orientamento della stessa:
- il trattamento differenziato per le PMI secondo il criterio di proporzionalità;
- la caratteristica della prospettiva forward-looking dei report di sostenibilità;
- la reasonable assurance dei report di sostenibilità, alla stessa stregua del bilancio d’esercizio.
La Direttiva ha dato l’avvio all’attuazione di veri propri standard europei del reporting di sostenibilità, che saranno pubblicati tra il 2023 e il 2024, su tutte le tematiche Environmental, Social e Governance, coerenti con il resto del quadro normativo europeo inerente le politiche di sostenibilità, accountability e due diligence.
Per approfondire il tema del reporting di sostenibilità e delle novità introdotte dalla nuova Direttiva europea, consulta o scarica la nostra scheda informativa: